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Notte prima degli esami

Dei miei esami di maturità ricordo ancora benissimo che Pirandello nacque a Girgenti e che “Di ciò che posso essere io per me, non solo non potete saper nulla voi, ma nulla neppure io stesso.”. Ricordo di aver ripetuto le uniche 10 righe che avevo memorizzato in lingua inglese per almeno 3 volte, perchè la professoressa non mi interrompeva e mi ero messa in testa che “basta parlare, non lasciare silenzi durante l’interrogazione” per non far notare di non sapere abbastanza. Ricordo che la prova orale la avevo sostenuta nell’ultimo turno, dopo aver supportato tutti i compagni di classe; quel giorno, se ne erano andati al mare. Beati loro!

Non ho molti altri ricordi dei giorni degli esami. Ma ricordo ancora benissimo la parete della classe che avevamo riempito di tutti i menù dei pubs dove avevamo trascorso i week end nell’ultimo anno. Ricordo la mano dello scheletro, presa in prestito dal laboratorio di scienze, che penzolava da un buco sulla parete, sopra la porta della classe.Ricordo tutte le volte che qualcuno veniva sollevato in corridoio e fatto passare davanti il finestrone che affacciava sulla classe, mentre il sollevato imitava un pesce intento a nuotare. Ricordo le risate che ci siamo fatti quella volta che il professore di lettere è entrato e ci ha trovati con tutti i banchi al contrario, mentre gli davamo le spalle. Ricordo le partite di pallavolo in palestra; quanto erano buone le pizzette di Giustina, che aggiudicarsele a colazione era un’impresa; gli scambi di opinione su argomenti a scelta durante l’occupazione. Ricordo il primo camposcuola e il bagno in piscina con davanti lo spettacolo dell’Etna in eruzione; le scritte sui diari perennemente scambiati; le recensioni sui film visti insieme; le mani che si cercavano per accarezzarsi al buio durante la proiezione. Ricordo il pomeriggio a prendere il tè dalla professoressa di filosofia e il barbecue, dopo lo spettacolo teatrale, dal prof. di latino.

Gli esami stanno per iniziare. E io non vi auguro nè che la matematica sia necessariamente il vostro mestiere, nè che ricorderete per sempre dove è nato Pirandello. Ma vi auguro che nei 5 anni che hanno preceduto questi giorni [che vi faranno, forse, salire un’ansia pazzesca!] di aver collezionato un’infinità di ricordi belli; così tanto belli da riuscire ad accarezzarvi a distanza di anni e farvi sentire che sono ancora vivi, come quando li avete vissuti la prima volta.

E i vostri ricordi legati alla scuola e agli esami di maturità quali sono? 🙂

A TUTTI I MATURANDI UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO!

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